El comercio con Africa y el Mediterraneo en las costas orientales de Hispania entre los siglos V y VII: las producciones cerámicas

dc.contributor.author
Járrega Domínguez, Ramón
dc.date.accessioned
2014-05-16T07:46:48Z
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2024-10-29T09:28:13Z
dc.date.available
2014-05-16T07:46:48Z
dc.date.available
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dc.date.created
2010
dc.date.issued
2010
dc.identifier.citation
Járrega, R. (2010) «El comercio con Africa y el Mediterraneo en las costas orientales de Hispania entre los siglos V y VII: las producciones cerámicas» Convegno Internazionale di Studi Ipsam Nolam barbari vastaverunt: l’Italia e il Mediterraneo occidentale tra il V secolo e la metà del VI., Ipsam Nolam barbari vastaverunt: l’Italia e il Mediterraneo occidentale tra il V secolo e la metà del VI., p. 167-185
dc.identifier.uri
http://hdl.handle.net/2072/229716
dc.description.abstract
Il risultato delle indagini condotte negli anni scorsi nei depositi archeologici della Catalogna, sia urbani, sia rurali, consente di determinare le tendenze delle importazioni e dell’economia in quest’area occidentale della penisola iberica fra il V secolo e la fine del VI-inizi del VII. In questa sede viene proposta una sintesi interpretativa dei dati disponibili, specialmente in rapporto al commercio delle ceramiche africane che costituivano le principali importazioni. Allo stato delle ricerche si possono avanzare alcune riflessioni. Se è vero che l’occupazione di Cartagine da parte dei Vandali nel 439 potrebbe aver determinato alcuni cambiamenti nella commercializzazione dei materiali africani, non va escluso che, tra la metà e la seconda metà del V secolo, il rafforzamento politico del regno vandalo abbia causato alcuni importanti cambiamenti tipologici nelle ceramiche africane (sigillata D, anfore) e un nuovo impulso alla relativa commercializzazione. Tra la seconda metà del VI secolo e la prima metà del VII (e forse anche la seconda metà) è proseguito l’arrivo di ceramica africana, proveniente soprattutto dall’area tunisina e, in minore quantità, dal Mediterraneo orientale. L’importazione di sigillata africana ha subito un significativo calo in questo periodo, ma non sparisce del tutto almeno fino agli inizi del VII secolo. Nel contempo è documentato un aumento considerevole della presenza di anfore africane, tanto che non può essere accolta l’ipotesi della cessazione delle importazioni tra la metà e il pieno VI secolo. Di conseguenza la rivalità politica fra i Visigoti e i Bizantini non si è tradotta nella scomparsa del commercio fra la penisola iberica e il Nord Africa, anche se è ben documentata una notevole diminuzione dei prodotti africani nel nord della provincia bizantina di Spania. La causa (o le cause) della fine dell’arrivo delle importazioni mediterranee lungo i litorali ispanici non può essere accertata con sicurezza. D’altra parte le ragioni di questo fenomeno vanno ricercate non solo nei centri di consumo, ma anche nelle aree di produzione, sicché sembra probabile che, come viene tradizionalmente ritenuto, la fine delle esportazioni fu determinata dall’invasione islamica dell’Africa settentrionale.
ita
dc.format.extent
19 p.
dc.language.iso
spa
dc.rights
info:eu-repo/semantics/openAccess
dc.rights
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dc.source
RECERCAT (Dipòsit de la Recerca de Catalunya)
dc.subject.other
Ceràmica romana -- Espanya
dc.title
El comercio con Africa y el Mediterraneo en las costas orientales de Hispania entre los siglos V y VII: las producciones cerámicas
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dc.subject.udc
90
dc.embargo.terms
cap


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